Pagellone della Serie A 2019/2020
- Football Assistant
- 3 ago 2020
- Tempo di lettura: 8 min
Diamo i voti alle 20 squadre della Serie A
Anche questa stagione di Serie A è finita. E' stato un campionato strano, con una pausa forzata di tre mesi tra marzo e giugno a causa del coronavirus. Nonostante ciò, alla fine l'ha spuntata ancora, per la nona volta consecutiva, la Juventus. Prima dello stop, sia l'Inter ma soprattutto la Lazio sembravano in grado di poter dare del filo da torcere ai bianconeri, ma gli scarsi risultati ottenuti dopo la ripresa hanno condannato le squadre ci Conte e Inzaghi.

L'Atalanta ha giocato un altro campionato assurdo, ma ormai non fa più notizia. La Roma ha avuto degli alti e bassi, ma nel complesso il quinto posto rispecchia il livello della rosa. Il Milan e il Napoli hanno avuto una stagione strana: nella seconda parte di stagione sono andate bene, ma solo i rossoneri hanno veramente convinto. I partenopei invece, nonostante la vittoria della Coppa Italia, non hanno mai dato una vera svolta alla loro stagione.
Questo campionato è stato anche caratterizzato dall'alto livello della classe media: squadre come il Sassuolo, l'Hellas Verona e il Bologna hanno mostrato un gioco e un'intensità di alto livello. In basso invece, il livello si è ulteriormente abbassato: SPAL e Brescia non sono mai state in grado di competere in questo campionato.
Ma bando alle ciance, iniziamo alla parte succulenta di questo articolo: diamo i voti!
ATALANTA: 9,5
Record di punti in Serie A, 100 gol in campionato, un'altra qualificazione in Champions League: la Dea di Gasperini ha giocato l'ennesima stagione oltre le aspettative. Ormai però, dovremmo cambiare proprio queste aspettative: l'Atalanta è diventata definitivamente una big del nostro campionato, e non dovremmo sorprenderci degli straordinari risultati che ottiene. Due 5-0 (uno al Milan!), uno 0-7 in casa del Torino... l'attacco della squadra di Bergamo è stato semplicemente infermabile per la maggior parte della stagione.
Non abbiamo dato 10 solo per alcuni punti buttati via in malo modo (sconfitta 1-2 in casa con la SPAL, pareggio 2-2 in casa con il Genoa).

BOLOGNA: 6
Quando farà il salto di qualità? Un'altra stagione abbastanza anonima per la squadra di Mihajlović, che alla fine termina a metà classifica. Peccato, perché in alcune partite i felsinei hanno mostrato un'intensità e una qualità di gioco di alto livello; però, alcuni risultati (sconfitta 0-3 in casa con il Genoa, sconfitta 4-0 con la Fiorentina...) hanno mostrato i limiti della squadra rossoblu. Insomma, siamo sempre al solito punto: buone qualità, potenziale da Europa, ma manca quello sforzo in più per fare il definitivo salto di qualità. Peccato.
BRESCIA: 4,5
Solo 6 vittorie per la Leonessa, una stagione veramente pessima. La rosa aveva la qualità per almeno provare a salvarsi (Tonali, Bisoli, Torregrossa sono dei buoni giocatori!), ma è mancato qualcosa a livello mentale. Prima del lockdown la squadra di Lopez aveva ancora qualche speranza di rimanere in A, ma i casi di Balotelli (Mario, Mario...) e Romulo non hanno affatto aiutato: solo 8 punti da quando è ricominciato il campionato. Dopo la vittoria contro l'Hellas, la squadra sembrava potersela giocare, ma da allora sono arrivate ancora sconfitte. Un gioco lento, poco offensivo e sempre uguale a se stesso: non è così che ci si salva.
CAGLIARI: 5,5
Alla fine è stata metà classifica, ma per una buona parte di stagione la squadra sarda sembrava poter ambire all'Europa. Tra ottobre e novembre il Cagliari galleggiava nella parte nobile della classifica, giocava bene, trascinata da dei super Joao Pedro e Nainggolan. Ma a dicembre è iniziato il crollo: due strisce da quattro sconfitte consecutive e 10 giornate senza vincere hanno, ovviamente, rovinato la splendida corsa del Casteddu. L'arrivo di Zenga ha migliorato un po' la situazione, e alla fine alcuni risultati (la vittoria sulla Juve su tutti) hanno portato i sardi a metà classifica. Stagione strana.
FIORENTINA: 5,5
L'ennesimo campionato anonimo dei Viola. A un certo punto la stagione sembrava poter anche prendere una brutta piega, ma la squadra di Iachini alla fine non è mai stata seriamente coinvolta nella lotta alla retrocessione. D'altra parte, sarebbe stato davvero un fallimento: la qualità della rosa è alta, giocatori come Chiesa, Milenkovic e Pulgar meriterebbero altri palcoscenici. Il gioco che Iachini ha dato alla squadra non è stato buono, e questo è stato un vero peccato: l'anno prossimo bisognerà filosofia di gioco per poter ambire all'Europa, anche perché la qualità c'è.

GENOA: 5
Mamma mia. Stagione disastrosa del Grifone, che è stato fino all'ultimo immischiata nella lotta per non retrocedere. Il giocattolo di Preziosi stava per rompersi, ma alla fine si è salvata battendo il Verona all'ultima giornata. Né Andreazzoli, né Thiago Motta (esperienza pessima), né Nicola hanno dato un gioco ai rossoblu: alla fine la squadra di limitava a correre e a lanciare la palla verso gli attaccanti. Unica nota positiva: il derby vinto per 2-1 contro la Sampdoria, che alla fine ha deciso la salvezza.
INTER: 8
Peccato. La squadra di Conte alla fine è stata la vera anti-Juve per la maggior parte della stagione. Anche dopo il lockdown è stata l'unica a tenere il fiato sul collo alla squadra di Sarri, ma i punti persi contro Sassuolo e Bologna in casa hanno condannato i nerazzurri. Alla fine la Champions, vero obiettivo stagionale, è stata raggiunta; l'anno prossima bisognerà fare mercato per migliorare i punti deboli della rosa. Solo così la squadra di Conte potrà porre fine al dominio bianconero. Tutto sommato, la stagione è stata ottima: un Lukaku devastante, l'arrivo di Eriksen (si ambienterà...), un grande de Vrij e l'ultimo Sanchez non possono che far sorridere i tifosi interisti.

JUVENTUS: 9
Il nono scudetto consecutivo è stato il più duro da conquistare. La squadra di Sarri ha faticato in molte occasioni durante questa stagione, ha subito ben 40 gol (il dato peggiore da nove anni) e ha perso 6 partite (meno di Inter e Atalanta). Durante il periodo post lockdown la Juventus è parsa in difficoltà, ha perso tre partite giocando molto male, ha pareggiato con il Sassuolo facendosi rimontare. Insomma, Sarri non è riuscito a dare la sua impronta di gioco ai bianconeri, e forse sono i bianconeri che hanno cambiato il tecnico toscano (e non viceversa...). Ma alla fine è stato scudetto, quindi la stagione della Juventus è stata comunque molto positiva.
LAZIO: 8
Il periodo di crisi post lockdown non ha cancellato quanto di buono ha fatto la squadra di Inzaghi nella prima parte della stagione. L'obiettivo era la Champions, che alla fine è stata ottenuta; però, con uno sforzo in più, i biancocelesti avrebbero potuto sfiorare lo scudetto. Peccato per le sconfitte contro Sassuolo e Lecce nel momento topico della stagione. Ma le 24 vittorie, soprattutto quelle contro Inter e Juventus, e un Immobile che entra nella storia rendono la stagione della Lazio molto positiva.
LECCE: 5
Che peccato! La squadra di Liverani è stata senza dubbio la più bella da vedere tra le "piccole" della Serie A e una delle più divertenti del campionato, grazie alla presenza di giocatori come Falco e Petriccione, super tecnici e associativi. Alla fine sono pesate alcune sconfitte che avrebbero potuto essere evitate, come quella contro la Samp, ed i salentini sono retrocessi. Ma rimarranno nei cuori degli appassionati di calcio come una delle squadre più di culto degli ultimi anni. Da sottolineare, in negativo, la difesa, che subisce 85 gol, un record per la Serie A a 20 squadre.
MILAN: 6,5
Non ce la siamo sentita di dare 7 ai rossoneri, nonostante la super serie di risultati positivi del post lockdown. Questo perché, nel complesso, la stagione del Milan è stata mediocre. La rosa era stata costruita per il rombo di Giampaolo, che è stato esonerato a inizio ottobre (scelta troppo frettolosa?), e che avrebbe dovuto esaltare giocatori come Piatek, Suso e Paquetà, tre giocatori che con Pioli sono finiti al margine del progetto (addirittura due sono stati ceduti!). Il tecnico di Parma ha puntato sul 38enne Ibrahimovic, e la scelta ha ripagato. Alla fine i rossoneri tornano in Europa League, ma passando per i preliminari; l'obiettivo era la Champions, distante 15 punti.

NAPOLI: 6
Una stagione di transizione per i partenopei, che riescono comunque a qualificarsi in Europa grazie alla vittoria della Coppa Italia. La parte finale della gestione di Ancelotti è stata un disastro, ma con Gattuso il Napoli è riuscito a ritrovare un gioco e soprattutto un'anima, guerriera e combattiva, ma senza rinunciare alla qualità. Tante sconfitte e pareggi deludenti, acquisti che non hanno reso come sperato (Lozano, Manolas), l'involuzione di alcuni elementi (Fabian Ruiz): tutti problemi che Gattuso dovrà cercare di risolvere, continuando il buon lavoro fatto fino a ora.
PARMA: 5,5
Quanto ci mancherà il tridente Gervinho-Cornelius-Kulusevki? La squadra di D'Aversa è stata una delle più divertenti del campionato, con un gioco verticale e molti giocatori veloci e tecnici; un po' ballerina in difesa, ma è stata comunque una squadra solida. Per un certo periodo sembrava che il Parma potesse lottare per l'Europa League, ma alla fine termina la stagione a metà classifica. Il finale di campionato dei crociati ha compromesso la loro stagione e la loro sufficienza in questa pagella. Rimane una stagione normale per il Parma: l'obiettivo era la salvezza, e alla fine termina a metà classifica.
ROMA: 6,5
Mai in corsa per la Champions League, mai in reale pericolo di perdere l'Europa. Bisognava tornare in Europa, e alla fine è stato quinto posto. La squadra di Fonseca ha avuto delle difficoltà marcate per un certo periodo di stagione, ma nelle ultime partite il passaggio al nuovo modulo con la difesa a tre ha migliorato il gioco della Roma, rendendolo più fluido. Tutto sommato il campionato dei giallorossi non è stato negativo, ma l'anno prossimo bisognerà evitare dei cali di concentrazione che hanno causato la perdita di molti punti. Chissà cosa sarebbe successo con Zaniolo...

SAMPDORIA: 5
Va bene esaltare Ranieri per l'ottimo lavoro svolto, ma se fossimo nei tifosi della Sampdoria ci preoccuperemmo, e non poco. I blucerchiati erano una squadra che giocava un bel calcio e arrivava senza problemi a metà classifica, ma quest'anno sono stati irriconoscibili. Un mercato sbagliato, un pessimo Di Francesco, l'involuzione di un Quagliarella che ha comunque contribuito a portare la barca in porto, un gioco mai fluido: i problemi dei genovesi sono tanti. Ranieri a lavorato molto bene e ha salvato la Samp, ma non può sempre fare miracoli...
SASSUOLO: 7
Solo applausi per la squadra di De Zerbi: ottavo posto in classifica, tanti gol, tanto divertimento. Quando i neroverdi sono stati sicuri della salvezza, hanno iniziato a dare spettacolo: senza più preoccupazioni i ragazzi di De Zerbi hanno seguito i dettami del loro allenatore e hanno mostrato un gioco rapido, divertente, ragionato ma verticale. Le individualità di Boga, Caputo (oltre 20 gol in campionato), Berardi, Muldur, Duricic, hanno fatto il resto. In difesa si balla, e anche tanto: per sognare serve un colpo in questo reparto che possa dare solidità al sistema dei neroverdi.
SPAL: 4
Mai veramente in gioco per la salvezza. Una squadra formata da giocatori non adatti alla Serie A, trascinata dal solo Petagna, che segna meno di 30 gol e ne subisce quasi 80. Male con Semplici, persino peggio con Di Biagio. Arrivederci.

TORINO: 4,5
I tifosi granata non si meritano questo spettacolo osceno. Il Toro si salva grazie a un super Belotti che segna per 8 partite di seguito nel post lockdown, ma la squadra di Longo è stata una seria candidata alla retrocessione. E pensare che l'obiettivo era l'Europa. La partenza con Mazzarri era stata buona, poi c'è stato un crollo che ha portato all'esonero del toscano e alla firma di Longo. Ma in tutta la stagione il gioco del Torino è stato poco fluido, poco offensivo, sterile: meno di 50 gol, meno gol del Lecce retrocesso.
UDINESE: 5
Solita farsa partenza per i friulani, ma dopo l'esonero di Tudor le cose si sono rimesse sui binari giusti. Gotti è stato una manna del cielo per i friulani, che hanno trovato un'identità e sono stati trascinati verso la salvezza dai migliori giocatori della rosa: un immenso De Paul, Fofana e Lasagna. Una piccola crisi nel post lockdown ha minato la stagione bianconera, ma alla fine è stata ottenuta la salvezza, anche se a fatica. Bisognerà lavorare sul mercato per cercare di guadagnarsi salvezze più tranquille.
VERONA: 7
Era la principale candidata alla retrocessione, e invece la squadra di Juric è stata la rivelazione del torneo. Basata sui principi tattici di Gasperini, i gialloblu, disegnati sulla base di un 3-4-3, hanno mostrato un gioco rapido, verticale, basato sulla difesa a uomo e sui duelli individuali in ogni zona del campo. Nella loro rosa ci sono state tanti rivelazioni: Kumbulla, Rrahmani, Lazovic, Di Carmine, ma soprattutto Ambrabat. Un paio di risultati prestigiosi, come la vittoria sulla Juventus, regalano un mezzo punto in più ai veronesi.

Comments