Come è cambiato il Napoli?
- Football Assistant
- 14 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Dalla ripresa del campionato, il Napoli ha infilato una serie di partite molto positive, che lo ha fatto salire al sesto posto, a meno due dalla Roma, a quota 52 punti. Oltre alla vittoria della Coppa Italia, la squadra di Gattuso ha battuto l'Hellas Verona (2-1), la SPAL (3-1), la Roma (2-1) e il Genoa (2-1), perdendo solo contro l'Atalanta e pareggiando con il Milan (2-2).
La squadra partenopea si è inserita nella corsa all'Europa League, cosa che sembrava impossibile allo stop del campionato per il Covid. Andiamo a vedere come ha fatto Gattuso a cambiare il Napoli e a renderlo una delle squadre più interessanti della Serie A.

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Il dato che balza più all'occhio quando si analizza in Napoli è il PPDA. Per i non addetti ai lavori, questo dato indica quanti passaggi una squadra concede per azione difensiva: in sostanza, quanti passaggi ti lascio fare quando difendo. Il PPDA del Napoli di Gattuso è pari a 17, ben sette punti in più rispetto a quello del Napoli di Ancelotti; ciò vuol dire che il "nuovo" Napoli difende molto più basso rispetto a quello del suo ex allenatore, pressando di meno e schiacciandosi a ridosso dell'area di rigore.
Proprio per questo motivo, Gattuso subisce meno contropiedi rispetto ad Ancelotti (3,1 p90' contro 4,1), donando più solidità alla squadra. Molti giornalisti hanno banalizzato questo cambiamento definendo il gioco del Napoli come "catenaccio" o come "gioco all'italiana", ma queste due definizioni non rispecchiano a pieno la vera identità della squadra partenopea.

Se da un lato è vero che questo Napoli si è strutturato sulla difesa posizionale bassa, in fase offensiva il gioco di Gattuso è più complicato. Infatti, nonostante spesso giochi di transizione, un aspetto fondamentale dell'identità di questa squadra è il possesso e la costruzione dal basso. Infatti, analizzando i dati del possesso palla, si nota che in Napoli ha avuto un possesso palla maggiore rispetto a quello di ogni suo avversario dalla ripresa del campionato (persino contro l'Atalanta, con un 52% di possesso).
Inoltre, la costruzione del gioco del Napoli di Gattuso non è meno intensa rispetto a quello di Ancelotti: effettua 5.8 passaggi per minuto di possesso contro i 5.4 del vecchio Napoli. Ma non solo: Gattuso fa anche meno lanci lunghi (7,5% dei passaggi contro l'8,4 di Ancelotti). Si può dunque dire che il nuovo Napoli ha preso anche concetti del calcio di posizione e del calcio moderno in generale.
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